Ravanelli? Nel Consorzio Agribologna parlare dei ravanelli vuol dire incontrare Angelo Rossi di Bellaria - Igea Marina, Rimini. Dove sole, aria di mare, terreni sabbiosi, sono le condizioni ottimali per coltivare queste piccole radici rosse, saporite, asprigne, croccanti e dissetanti, deliziose in insalata, ideali in pinzimonio. "Non si butta via niente del ravanello..." mi dice Angelo Rossi, che dei ravanelli è uno dei migliori produttori della zona, "anche le foglie sono buone. In genere si buttano, ma dalle nostre parti si lessano nel sugo di pomodoro o si mettono nelle frittate. Pare che donino sapore e benefici al nostro organismo. In ogni caso sono molto valide".
Angelo Rossi i ravanelli li fa da sempre. Prima suo padre, poi 20 anni fa, rilevò, insieme al fratello, l'azienda agricola, dividendola a metà. La sua militanza agricola risale fin da quando era bambino, quando accompagnava il padre sul camioncino 1100 al mercato di Rimini. Ora al mercato, quello di Bologna, ci va il fratello, più bravo secondo Angelo nella vendita: "ha più parlantina di me, gli piace raccontare quello che facciamo ed è molto convincente".
Morale, Angelo rimane nelle serre e nei campi a portare avanti la produzione: non solo ravanelli, ma anche lattughe, bietole, sedano, e un po' di tutto, per compensare quello che "oggi tira di meno" con un prodotto più commerciale.
Ad aiutarlo, la madre, la sorella, qualche lavorante stagionale; un'azienda piccola, 6 ettari, con la classica impostazione familiare tipica di questo territorio, dove, negli anni '50, prima del boom economico e del turismo rivierasco, i campi arrivavano fino alla spiaggia, e non era infrequente, che a ridosso dei capanni e delle tende per ripararsi dal sole, arrivassero piante di zucchine e di melanzane.
Gli appezzamenti oggi sono indietreggiati, le pensioni e gli alberghi hanno preso il posto delle case dei contadini, ma gli appezzamenti sono rimasti uguali: piccoli, coltivati a ortaggi con una rete di di prodotti sui mercati all'ingrosso, alla ristorazione o in cooperativa per una migliore valorizzazione dei prodotti.
La giornata è piovosa, non promette bene, ma per i ravanelli siamo al coperto, in serra.
Il ciclo di coltivazione dei ravanelli è molto rapido, un mese o poco più, per cui la semina e la raccolta è continua. Angelo semina una volta la settimana e la raccolta avviene dopo 25 giorni in estate e dopo 35 giorni in inverno. La coltivazione è semplice, rapida. Con una seminatrice si fa, in linea retta, un piccolo solco, forando il terreno, in ogni foro cade un seme.
"Qui ho seminato tre giorni fa e non si vede ancora niente, ma lì le prime foglie sono già spuntate, e là, nell'altro campo, si vedono già le prime piccole radici rosse".
In fondo, la mamma e la sorella stanno raccogliendo. Angelo mi fa vedere come si fa: con la mano si tira la radice al collo del ravanello, dove iniziano le foglie, si sbatte leggermente la terra e, uno dopo l'altro si tengono in mano a mazzetti, finché non se ne hanno una decina: allora con un elastico si legano fra loro e si ripongono in una cassetta. Ogni cassetta contiene 20 mazzi, 10 per parte, e ogni mazzo dieci ravanelli: 200 ravanelli per ogni collo. La raccolta dei ravanelli deve avvenire tempestivamente per evitare che diventino eccessivamente grandi.
In Italia, contrariamente ad altri mercati, i ravanelli piacciono piccoli, più saporiti e croccanti. A fianco si raccolgono anche i ravanelli a punta bianca; sono più lunghi e per metà sono di colore rosso, con la parte finale a punta di colore bianco. Hanno un sapore leggermente più piccante e pungente dei tradizionali con la buccia rossa.
Buccia che non si pela, anzi, il suo valore nutritivo sta proprio nell'intero corpo, bianco dentro e rosso fuori.
Di cassetta in cassetta, il campo viene via via liberato dai ravanelli e questi vengono portati in magazzino.
Qui vengono prima lavati con "la gomma", un getto d'acqua forte per liberarli dal grosso della terra, poi ogni cassetta viene infilata in una vasca attrezzata per trasportare sott'acqua le cassette e farle riemergere completamente prive di residui di terra.
Dopo questo bagno, i colori dei ravanelli si accendono: il rosso della radice e il verde brillante delle foglie.
Un contrasto che spicca nel grigio del magazzino e illumina lo spazio intorno a noi.
Un piccolo, grande ortaggio, fonte di Vitamina C e di potassio, un grande alleato per la nostra salute.